domenica 13 gennaio 2013

Tè nero, buono per il cuore....................Il meno blasonato, ma più diffuso, tè nero si ritiene protegga i vasi sanguigni dai danni ossidativi, riducendo il rischio di malattie cardiache.

Il tè nero è tenuto meno in considerazione che non quello verde, tuttavia è quello più diffuso e bevuto e, grazie agli scienziati, ora sappiamo che è anche un ottimo alleato della salute.

E’ la quercetina, un composto naturale contenuto proprio nel tè nero, a essere ritenuta benefica per la salute dell’apparato cardiovascolare. Proteggendo infatti i vasi sanguigni dai danni ossidativi, riduce il rischio di malattie cardiache, secondo uno studio condotto dai ricercatori australiani della Facoltà di Medicina e Farmacologia dell’UWA, l’University of Western Australia.
La dottoressa Natalie Ward, insieme al collega Kevin Croft, ha condotto uno studio preliminare su modello animale, in cui si è scoperto come la quercetina fosse attiva sulle cellule e i vasi sanguigni dei topi.

La quercetina è un flavonoide, un comune pigmento vegetale con proprietà antiossidanti, che tra gli altri migliora gli effetti della vitamina C, proteggendo il tessuto connettivo attorno ai vasi sanguigni e capillari.
«I nostri risultati hanno suggerito che la quercetina è in grado di proteggere le vene contro i danni indotti dalle sostanze ossidanti», scrivono gli autori su Biochemical Pharmacology, la rivista scientifica su cui stato pubblicato lo studio.

Precedenti studi, suggeriscono che ci sono prove, o evidenze, che i flavonoidi alimentari possono ridurre la pressione sanguigna e diminuire il rischio di un possibile sviluppo di aterosclerosi – ossia l’accumulo di placca nelle arterie.
Ecco pertanto come bere una bevanda a base di tè nero, che contiene buone quantità di flavonoidi, possa essere un modo in più per favorire la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

«Studi futuri che analizzino l’effetto dei flavonoidi sui CVD [le malattie cardiovascolari] dovrebbero considerare l’utilizzo di combinazioni di flavonoidi, così come le fonti alimentari di flavonoidi, piuttosto che la supplementazione con flavonoidi puri», concludono gli autori nel comunicato UWA.
Nel frattempo, in attesa dei risultati di questi studi, possiamo sorbirci in tutto piacere la nostra classica tazza di tè. 

http://www.lastampa.it/2013/01/10/scienza/benessere/alimentazione/te-nero-buono-per-il-cuore-