venerdì 5 ottobre 2012

scoperto il gene che allunga la vita


 Quando un gene mutato allunga la vita. Quando tiene a freno il colesterolo e spazza via il grasso che ostruisce le arterie. E’ un’anomalia che la natura ha deciso di regalare a quelli che sono nati a pochi chilometri da Latina, a Campodimele. Piccolo comune di meno di mille abitanti. Oggetto, da decenni, di ricerche proprio per questo felice danno genetico. Da sempre bollato come comune della longevità (un ristoratore furbo ha perfino aperto un locale con questo nome) oggi vede il risultato degli studi pubblicato su un rivista scientifica internazionale, Journal of clinical endocrinology and metabolism.

Tutti, dagli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità ai diversi gruppi di ricercatori che hanno messo Campodimele sotto la lente, sono stati fino ad oggi convinti che le particolari condizioni fisiche dei suoi abitanti fossero da addebitarsi allo stile di vita e all’alimentazione. Ora è stato identificato nel loro organismo un gene mutato che consente, appunto, di eliminare i grassi che sono nel sangue. Una sofisticata forma di autoprotezione del corpo. In grado, evitando problemi cardiovascolari, di allungare la vita. E di arrivare quasi ai cento in condizioni più che accettabili per l’età.

Lo studio è dell’équipe del dipartimento di Medicina interna dell’università La Sapienza di Roma guidata da Marcello Arca. «In coloro che abitano in questo piccolo paese del basso Lazio - spiega il ricercatore - abbiamo individuato una variante genetica che potrebbe racchiudere il segreto di una vita lunga e in buona salute». Il gruppo ha condotto uno screening accurato sulle caratteristiche di chi vive a Campodimele che presentano valori particolarmente bassi di colesterolemia totale e LDl (il cosiddetto cattivo). «Oltre a presentare valori molto bassi - aggiunge Arca - i portatori della mutazione godono di una specie di protezione contro aterosclerosi e diabete. Le persone prive di questa proteina, la Angptl3, e che al contempo godono di buona salute, ci fa ipotizzare lo sviluppo di farmaci diretti contro questa molecola per tutelare i pazienti a rischio di aterosclerosi».

Come quel 25% degli italiani che soffre di colesterolo alto (in crescita anche tra i bambini delle elementari) che è costretto a dimezzare le dosi di grassi nel piatto e, se non basta, ad affidarsi ai medicinali. Proprio la pillola anticolesterolo è tra i primi cinque farmaci più venduti nel nostro paese.

Prends-moi il profumo francese che ti fa dimagrire


Hanno inventato lo spray che fa perdere peso: noi, ingenuamente, pensavamo che per farci dimagrire bastasse lo spread. I profumieri francesi Robertet hanno creato per la casa produttrice Veld’s la prima fragranza snellente al mondo, capace di far passare lo stimolo della fame grazie a ingredienti che rilasciano B-endorfine e scatenano un messaggio di piacere al cervello che riduce il bisogno di cibo. Prezzo al flacone: quasi 37 euro. È disponibile all’aroma di bergamotto, mandarino e pompelmo. Si tratta dunque di un profumo in grado di far passare l’appetito, un po’ come l’odore di broccoli nella tromba delle scale quando rientri la sera. Si chiama Prends-moi e sta andando alla grande sul mercato inglese, il che conferma che basta un nome riuscito e un bel po’ di pubblicità e si riescono a vendere bene anche i calzini bucati di povero nonno. In questi giorni di caldo opprimente, sarebbe stato forse più utile che i profumieri d’oltrealpe avessero inventato semplicemente un profumo che improfuma, certe creatività però non tengono conto delle nostre modeste ambizioni.
Ma c’è di più: basato su principi di aromaterapia e neurocosmetica, Prends-moi si può applicare direttamente sulle parti grasse del corpo e, con l’azione meccanica di un leggero massaggio, promette di eliminare l’adipe in eccesso. L’ombra di Vanna Marchi si staglia imponente e minacciosa su questo prodotto che incarna il mito italiano degli anni ’90: lo scioglipancia, un sistema straordinario per rimanere in forma, magri e giovani, senza fare una beneamata mazza. Ecco una chimera tutta tricolore, come desiderare di avere un’economia solida senza pagare le tasse, una moglie fedele senza dedicarle mai del tempo, come pretendere di vincere l’oro nel nuoto alle Olimpiadi rilasciando interviste invece di allenarsi.
Il sospetto, anzi la certezza è che Prends-moi avrà un gran successo anche qui da noi: all’ora di pranzo, milioni di nostri connazionali, invece di entrare in una tavola calda brandendo buoni pasto, si spruzzeranno con l’essenza snellente e si compiaceranno, convinti di aver perduto qualche grammo. Non dobbiamo preoccuparci: anche questa moda passerà, al pari delle aperture di Vendola al centrosinistra o di un refrain dei Jalisse.
Inoltre, non bisogna sottovalutare gli effetti devastanti che il ritrovato francese potrebbe avere sulle economie nazionali, qualora si rivelasse efficace: s’impennerebbe il tasso di disoccupazione tra gli autori di libri sulle diete (stimati oggi intorno ai 128 milioni di individui), chiuderebbero le palestre, i personal trainer sarebbero costretti a trovarsi un lavoro, un gran numero di chirurghi estetici dovrebbero tornare a occuparsi di verruche e unghie incarnite. Un autentico disastro, insomma, una tragedia da evitare a tutti i costi.
Ci permettiamo di consigliare ai ricercatori di Robertet d’impiegare il loro innegabile talento per risolvere problemi ben più gravi e urgenti del soprappeso. Proprio in questi giorni, infatti, potrebbero ricevere una commessa davvero importante dal nostro Paese: inventare un effluvio per coprire la forte puzza di bruciato che si respira in Italia quando si parla di riforma elettorale. Il nome adatto sarebbe senza dubbio Eau de Porcellum. Piacerebbe a molti, ne siamo sicuri.
di Antonello Dose e Marco Presta http://www.ilmattino.it



Incredibile!!! Gattino prova a rianimare un suo simile morto investito...